La “Giornata del Sorriso” è un progetto Pandora I-Dea che si realizza in collaborazione con alcuni odontoiatri del territorio, che hanno offerto la propria disponibilità ad offrire consulenze gratuite per la prevenzione dell’ONJ (necrosi asettica della mandibola) in favore delle persone con metastasi ossee che devono effettuare terapia con bifosfonati o denosumab, per le quali le linee guida raccomandano una valutazione odontoiatrica prima del trattamento e una specifica sorveglianza in corso di terapia con questi farmaci.
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L’osteonecrosi della mandibola(ONJ, Osteonecrosis of the Jaw), è un’ osteomielite dei mascellari senza segni di guarigione per almeno otto settimane, in pazienti in terapia con bifosfonati o denosumab non sottoposti a trattamenti radianti al cavo orale e in assenza di metastasi ossee in tale sede.
La mandibola è più frequentemente interessata rispetto alla mascella (70 % vs 30 %).
I bifosfonati vengono impiegati in varie patologie metaboliche ed oncologiche coinvolgenti l’apparato scheletrico, dalle metastasi ossee all’ipercalcemia neoplastica, dal morbo di Paget all’osteogenesi imperfetta ed anche alle varie forme di osteoporosi (post - menopausale, maschile e da corticosteroidi).
Gli effetti positivi derivanti dall’uso di questi farmaci sono evidenti, come la prevenzione di ulteriori danni ossei, la diminuzione del dolore e, quindi, della necessità di antidolorifici e la riduzione di fratture patologiche, nonché la riduzione della necessità di eseguire trattamenti radioterapici su segmenti scheletrici ed il trattamento delle ipercalcemie maligne.
Nel trattamento delle patologie scheletriche benigne, come l’osteoporosi e il morbo di Paget, i bifosfonati vengono utilizzati prevalentemente in formulazioni orali con dosaggi bassi e protratti; in ambito oncologico, per il trattamento delle metastasi ossee, essendo necessarie dosi molto più elevate di farmaco, si ricorre quasi esclusivamente alla somministrazione endovenosa piuttosto ravvicinata nel tempo.
In oncologia, quindi, si raggiungono in breve tempo elevate concentrazioni scheletriche. L’aderenza alla terapia nella pratica clinica, inoltre, è più elevata nel paziente oncologico rispetto a quella del paziente con osteoporosi
Attualmente, proprio la dose cumulativa del farmaco sembra essere l’elemento più attendibile per definire il rischio di effetti indesiderati anche particolarmente gravi, come l’osteonecrosi della mascella/mandibola, associato all’uso dei bifosfonati o denosumab .
L’incidenza di osteonecrosi della mandibola varia dall’1,2 al 9,9% e generalmente dipende dalla dose e dal tempo di esposizione del paziente ai bifosfonati o al denosumab.
Riguardo l’uso dei bifosfonati e denosumab, la letteratura internazionale riporta, come fattori patogenetici primari per l’insorgenza dell’ONJ, l’alterata capacità di rimodellamento osseo e riparazione indotta da questi farmaci nonché l’ipovascolarizzazione ad essi associata.
I fattori che si associano ad un maggiore rischio di osteonecrosi da parte di questi farmaci,sono le la chirurgia dento-alveolare invasiva (estrazione dentaria,implantologia..), traumatismi a carico del cavo orale(decubito protesico)e le patologie del cavo orale (carie, paradontopatie..), e scarsa igiene orale
FATTORI di RISCHIO dell ‘ONJ in corso di terapia con bifosfonati o denosumab
• dose
• durata del trattamento
• via di somministrazione
• condizioni patologiche coesistenti
• trattamenti concomitanti
• salute dei denti
Nel 2009 è stato condotto uno studio per confrontare la frequenza di insorgenza della osteonecrosi della mandibola in pazienti sottoposti a screening odontoiatrico (154 soggetti) rispetto ai pazienti non sottoposti a visita odontoiatrica (812 soggetti) prima di iniziare il trattamento con bifosfonati.
Lo studio ha chiaramente dimostrato che il rischio di insorgenza dell’osteonecrosi della mandibola si riduceva del 77% nel gruppo sottoposto a screening odontoiatrico prima di iniziare i bifosfonati e a intervalli di sei mesi. Con questa semplice prevenzione la frequenza di insorgenza dell’osteonecrosi della mandibola si attestava all’1,4%.
Per la prevenzione dell’ONJ le linee guida nazionali ed internazionali raccomandano lo screening odontoiatrico ed eventuale bonifica del cavo prima di iniziare il trattamento con i bifosfonati.o denosumab e un programma di follow up clinico e radiografico periodico durante la terapia