L’Associazione Pandora I-DEA propone per il secondo anno un laboratorio nutrizionale volto a informare e sensibilizzare la popolazione. Il progetto “Microbioma e Microbiota intestinale” ha preso il via il 4 aprile 2018 e si concluderà il 18 aprile, presso la sede dello Sportello Tumore, con il nutrizionista dott. Luciano Martucci che evidenzierà il legame stretto tra la presenza di un certo tipo di microbiota e lo stato di benessere. I punti salienti che stanno trattati sono: - Mucosa e Permeabilità - Microbioma e Microbiota -Alimenazione sana:fatta di fibre ma anche di batteri -Sistema immunitario -Masticazione.
Il corpo umano è colonizzato da un gran numero di batteri: quelli che una volta venivano chiamati “microflora” e che oggi definiamo meglio come “microbiota”.
Il microbiota umano è definito come «l’insieme dei microrganismi che in maniera fisiologica, o talvolta patologica, vivono in simbiosi con il corpo umano». Questa popolazione microbica è concentrata perlopiù nel tratto intestinale. Tutto il corpo però, tranne il cervello e il sistema circolatorio, secondo recenti stime ospita un totale di circa 38.000 miliardi di batteri. I phyla più abbondanti sono Firmicutes e Bacteroidetes.
L’influenza del microbiota nella regolazione dell’attività metabolica è oggi riconosciuta con sempre più evidenze a supporto. Allo stesso modo, è stato scoperto anche un impatto del microbiota sugli stati psicologici per via dell’influenza sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e sul sistema serotoninergico. Un’altra caratteristica del microbiota umano è il ruolo nello sviluppo del sistema immunitario durante la prima parte dell’infanzia e, di conseguenza, sullo stato di infiammazione del corpo.
Il microbiota viene più o meno significativamente e rapidamente alterato da fattori esterni come la dieta, il tipo di parto o il tipo di microrganismi presenti nell’ambiente quotidiano.
Da uno stato di equilibrio chiamato eubiosi si può quindi passare alla condizione contraria di disbiosi. È a quest’ultima che si deve l’aumentata incidenza di patologie metaboliche, cardiovascolari, infiammatorie, neurologiche, psichiche e oncologiche dette “malattie del progresso”.
Oggi appare chiara l’importanza del microbiota nel mantenimento dello stato di salute dell’uomo. I microrganismi commensali, infatti, non solo supportano le funzioni dell’organismo umano come il metabolismo e il sistema immunitario, ma agiscono anche contro la proliferazione dei patogeni.
Il termine microbioma indica la totalità del patrimonio genetico posseduto dal microbiota, cioè i geni che quest’ultimo è in grado di esprimere.
Se consideriamo il microbioma umano, tali geni codificano per alcune molecole che il corpo non riesce a produrre autonomamente. I numeri lasciano stupiti: il 99% della nostra componente genetica deriva dai batteri, come se fosse un secondo genoma. Questo ci permette di considerare il microbiota come un organo endocrino aggiuntivo che fornisce un ampio numero di composti fondamentali al funzionamento degli organi umani.
I geni del microbiota sono complementari ai geni dell’uomo e aiutano nel mantenimento dello stato di salute prevenendo o fungendo da terapia per molte patologie e supportando le funzioni umane quali la digestione, lo sviluppo del sistema immunitario e la sintesi di composti fondamentali.